db Magazine February 13, 2025

L’Intelligenza Artificiale Generativa può migliorare la competitività

Secondo il report Deloitte “Trust in the era of Generative AI”, per il 72% degli intervistati migliora prodotti e servizi aziendali.

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L’Intelligenza Artificiale ha innescato una rivoluzione che sta coinvolgendo tutti i settori economici e che ha forti ripercussioni sociali. Anche in Italia, cresce sempre di più l’attenzione verso l'Intelligenza Artificiale Generativa e al suo potenziale, nonostante quasi due terzi della popolazione nutra ancora alcune preoccupazioni legate alla diffusione di contenuti manipolati e all’utilizzo illecito dei dati personali.ù

Il grado di apertura verso questa tecnologia si muove però di pari passo con la sua conoscenza. Chi ha già utilizzato qualche tool di GenAI, infatti, si dimostra decisamente più ottimista riguardo al suo potenziale: il 72% ritiene che possa migliorare prodotti e servizi aziendali, il 68% vede un miglioramento nelle esperienze lavorative e il 62% crede che possa avere un impatto positivo sulla società.

I margini di crescita, però, sono ancora ampi visto che un italiano su tre (32%, rispetto alla media europea del 29%) afferma di non conoscere alcun tool di GenAI. Questa percentuale scende drasticamente tra i giovani, soprattutto sotto i 25 anni (4%) e tra gli under 35 (15%), evidenziando un netto divario generazionale in termini di conoscenza.

In più, tra coloro che hanno utilizzato una soluzione di GenAI, quasi la metà (47%) lo ha fatto esclusivamente per attività personali mentre uno su cinque lo ha fatto solo per attività lavorative.

Sono queste alcune delle evidenze principali che emergono dal report Deloitte “Trust in the era of Generative AI”, con un focus dedicato anche all’Italia su modalità di utilizzo, settori di applicazione e alcuni motivi di preoccupazione che ancora riguardano cittadini e lavoratori.

In particolare, gli intervistati si mostrano generalmente favorevoli all'uso della GenAI sul posto di lavoro. La maggior parte dei lavoratori che usano la GenAI (73%) è interessata a sviluppare competenze specifiche e il 68% si dichiara entusiasta delle opportunità che essa può creare per la carriera. Circa l'80% ritiene che la GenAI renderà il lavoro più facile e piacevole nei prossimi due anni, con livelli di soddisfazione particolarmente alti tra gli under 35 (che nell’85% dei casi prevedono una netta semplificazione del lavoro).

Pensando infine ai tre principali benefici della GenAI sul lavoro, quelli maggiormente citati sono il miglioramento degli standard qualitativi (34%), il completamento più rapido delle attività (31%) e la generazione di idee nuove (31%).

A cura de Il Sole 24 Ore